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Quote latte: ammissibile la compensazione impropria o atecnica
Alisia Mercurio
Cass. civ., Sez. I, 3 novembre 2020, n. 24325
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Nota di Alisia Mercurio
Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Cassazione ha affrontato il tema dell’ammissibilità della c.d. compensazione impropria o atecnica tra il credito dell’agricoltore a titolo di contributi PAC (Politica Agricola Comune) e i debiti dello stesso per prelievo supplementare relativo alle quote latte. I giudici richiamano la normativa eurounitaria in materia e, in particolare, i Regolamenti CE n. 1034 del 2008, terzo “considerando”, e n. 885 del 2006, art. 5 ter, che rimettono agli Stati membri di accertare il debito “in conformità della legislazione nazionale”, cui consegue necessariamente la deduzione degli “importi da recuperare dai futuri pagamenti a favore del medesimo beneficiario”. Inoltre, osservano gli ermellini che la legislazione nazionale conferisce all’amministrazione il potere di accertare unilateralmente il debito per quote latte e che la compensazione impropria è prevista anche nell’ordinamento nazionale per cui non vi è ragione di escluderla solo perché definita come “compensazione comunitaria finanziaria”. Di conseguenza affermano che la compensazione, attuata mediante il predetto meccanismo di deduzione degli importi a debito dai futuri pagamenti a favore del debitore, è implicita nel sistema che impone agli Stati membri di adottare tutte le misure necessarie affinché l’imposizione del prelievo venga effettuata correttamente e si ripercuota sui produttori che hanno superato le quote di cui dispongono. In linea con la giurisprudenza del Consiglio di Stato, la Suprema Corte qualifica il regime dei contributi previsti per la PAC come un sistema complesso che prevede l’attribuzione agli agricoltori di diverse forme di aiuto, ma che, contemporaneamente, impone una serie di vincoli per un corretto sviluppo dell’agricoltura. Il regime delle quote latte è parte della PAC e costituisce uno dei maggiori debiti in capo ai produttori agricoli, i quali sono tenuti al pagamento di un contributo per il superamento dei limiti quantitativi nazionali. Uno dei mezzi per attuare il prelievo supplementare è costituito dalla compensazione dei debiti iscritti nel Registro nazionale in sede di erogazione dei contributi all’agricoltura. Invero, il meccanismo della PAC si fonda su un rapporto unico e prevede un regime unico di pagamenti diretti degli aiuti. In tale ambito la compensazione si pone come [continua ..]