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L´abbattimento o la rimozione di un orso dal suo ambiente naturale necessitano di un´approfondita istruttoria circa la sua reale pericolosità.

Argomento: natura
Sezione: Consiglio di Stato

(Cons. Stato, sez. III, 13 novembre 2024, n. 9132)

Stralcio a cura di Aniello Iervolino

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“22. Risultano, in particolare, fondate le censure con le quali è dedotta la violazione degli artt. 12 e 16 della direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992, come recepita in ambito nazionale dall’art. 11 del Regolamento attuativo D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 (e anche dalla Legge provinciale n. 9/2018), nonché le connesse censure di eccesso di potere per difetto di istruttoria, per violazione del principio di proporzionalità dell’azione amministrativa, per sviamento e per carenza di motivazione. [...]I provvedimenti impugnati hanno erroneamente ricondotto il comportamento dell’animale alla fattispecie prevista al n. 18 della tabella 3.1 del PACOBACE (acronimo con cui si intende il Piano di azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi Centro orientali, allegato agli atti del giudizio), corrispondente al massimo livello di pericolosità, escludendo apoditticamente ogni alternativa all’abbattimento, senza valutare l’effettiva possibilità di misure alternative meno gravi, fondando altresì il disposto abbattimento su presupposti inconferenti – qual è l’allarme sociale diffusosi tra la popolazione residente – o insufficienti, qual è la declamata impossibilità di trovare, sul territorio provinciale, aree idonee alla collocazione degli esemplari ritenuti problematici. [...] Procedendo con ordine, è innanzitutto fondata la censura di difetto di istruttoria e di motivazione in relazione al comportamento tenuto dall’animale nel primo episodio indicato nel provvedimento impugnato, in data 30 luglio 2023. L’accadimento è stato infatti impropriamente ascritto alla casistica descritta al n. 15 della tabella n. 3.1 del PACOBACE “orso attacca per difendere i propri piccoli”. [...] Prima di affrontare il merito della questione, occorre premettere che il capitolo 3 del PACOBACE (“criteri e procedure d’azione nei confronti degli orsi problematici e d’intervento in situazioni critiche”), dopo aver premesso che in tutte le zone nelle quali orso e uomo convivono si verificano conflitti, si preoccupa di prevedere “azioni proporzionate alla “problematicità” manifestata dai soggetti, nell’intento di modificare il loro atteggiamento, e che non sia esclusa, nei casi estremi, la possibilità ultima di rimozione degli esemplari.” Il [continua ..]

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