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Nel caso in cui un contratto di lavoro autonomo venga qualificato come subordinato, la prescrizione dei crediti retributivi inizia durante il rapporto di lavoro
Argomento: Del rapporto di lavoro
Sezione: Sezione Semplice
“(…) il primo motivo si rivela infondato alla luce dell'orientamento accolto da questa Corte (cfr. Cass. n. 32254/2019), secondo cui "quando un rapporto di collaborazione autonoma si risolva per effetto di una manifestazione di volontà del collaboratore di voler recedere dal rapporto, ovvero cessi per la sua naturale scadenza, l'azione per l'accertamento della subordinazione e la riammissione in servizio è esercitabile nei termini di prescrizione, senza essere assoggettata al regime decadenziale dell'art. 32, comma 3, L. n. 183/2010, poiché il regime in questione si applica al solo caso di "recesso del committente" e non è estensibile alle ipotesi in cui manchi del tutto un atto che il lavoratore abbia interesse a contestare o confutare";
che parimenti infondato risulta il secondo motivo, atteso che la pronunzia della Corte territoriale è rimasta circoscritta alle tutele assicurate anche nell'impiego privatizzato dall'art. 2126 c.c., prescindendo dalla nullità o meno dei contratti stipulati ex art. 7 D.Lgs. n. 165/2001, nullità comunque rilevabile d'ufficio (cfr. Cass. S.U. n. 26242/2014);
(…) la Corte territoriale, (…) si è pronunziata in conformità all'orientamento accolto da questa Corte (cfr., da ultimo, Cass. n. 30297/2022), secondo cui "ai fini della qualificabilità come rapporto di pubblico impiego di un rapporto di lavoro prestato alle dipendenze di un ente pubblico non economico, rileva che il dipendente risulti effettivamente inserito nell'organizzazione pubblicistica ed adibito ad un servizio rientrante nei fini istituzionali dell'ente pubblico, non rilevando in senso contrario l'assenza di un atto formale di nomina, che si tratti di un rapporto a termine e nemmeno che il rapporto sia affetto da nullità per violazione delle norme imperative sul divieto di nuove assunzioni";
è stato, altresì, precisato che anche in relazione ai contratti che intercorrono con le pubbliche amministrazioni, formalmente qualificati di collaborazione coordinata e continuativa, la sussistenza dell'elemento della subordinazione nell'ambito di un contratto di lavoro va correttamente individuata sulla base di una serie di indici sintomatici, comprovati dalle risultanze istruttorie, quali la collaborazione, la continuità della prestazione lavorativa e l'inserimento del lavoratore nell'organizzazione aziendale, da valutarsi criticamente e [continua ..]
Sezione: Sezione Semplice
(Cass. Civ., Sez. Lav., 11 settembre 2024, n. 24446)
Stralcio a cura di Giovanni Pagano