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Le azioni di rivendicazione e di restituzione ed il rapporto con le difese del convenuto

Argomento: Della proprietà
Sezione: Sezione Semplice

(Cass. Civ., Sez. II, 22 agosto 2022, n. 25084)

stralcio a cura di Camilla Ragazzi

[…] La domanda con la quale l'attore invocava la condanna del convenuto al rilascio di un bene abusivamente occupato avrebbe dovuto essere qualificata come azione di rivendicazione. […] Sul punto, va ribadito il principio per cui "L'interpretazione della domanda deve essere diretta a cogliere, al di là delle espressioni letterali utilizzate, il contenuto sostanziale della stessa, desumibile dalla situazione dedotta in giudizio e dallo scopo pratico perseguito da/l'istante  con  il  ricorso  all'autorità  giudiziaria" (Cass. Sez. U, Sentenza n. 3041 del 13/02/2007, Rv. 594291). Tale operazione ermeneutica è riservata al giudice di merito ed è sindacabile in Cassazione soltanto: "... a) ove ridondi in un vizio di nullità processuale, […] b) qualora comporti un vizio del ragionamento logico decisorio, eventualità in cui, […] c) quando si traduca in un errore che coinvolge la qualificazione giuridica dei fatti allegati nell'atto introduttivo, ovvero la omessa rilevazione di un fatto allegato e non contestato da ritenere decisivo." (Cass. Sez. 3, Ordinanza n. 11103 del 10/06/2020, Rv. 658078). […] L'interpretazione fornita dalla Corte di merito è coerente con l'insegnamento di questa Corte, secondo cui "In tema di difesa della proprietà, l'azione di rivendicazione e quella di restituzione, pur tendendo al medesimo risultato pratico del recupero della materiale disponibilità del bene, hanno natura e presupposti diversi: con la prima, di carattere reale, l'attore assume di essere proprietario del bene e, non essendone in possesso, agisce contro chiunque di fatto ne disponga onde conseguirne nuovamente il possesso, previo riconoscimento del suo diritto di proprietà; con la seconda, di natura personale, l'attore non mira ad ottenere il riconoscimento di tale diritto, del quale non deve, pertanto, fornire la prova, ma solo ad ottenere la riconsegna del bene stesso, e, quindi, può limitarsi alla dimostrazione dell'avvenuta consegna in base ad un titolo e del successivo venir meno di questo per qualsiasi causa, o ad allegare l'insussistenza ab origine di qualsiasi titolo. In tale seconda ipotesi, la difesa del convenuto che pretenda di essere proprietario del bene in contestazione, non è idonea a trasformare in reale l'azione personale proposta nei suoi confronti, atteso che, per un verso, la controversia va decisa con [continua ..]

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