home / Archivio / Diritto Amministrativo raccolta del 2025 / Il concorrente che non subentra nel contratto d'appalto nonostante l'annullamento in sede d'appello ..
Il concorrente che non subentra nel contratto d'appalto nonostante l'annullamento in sede d'appello del provvedimento di aggiudicazione, oltre all'azione risarcitoria, può agire in giudizio per ottenere che il vantaggio economico ottenuto dall´affidatario del contratto sia riverso in suo favore almeno nella misura in cui la parte non è riuscita a ottenere quelle utilità cui, in virtù della definitiva decisione del giudice amministrativo sull´atto, avrebbe avuto certamente titolo.
Argomento: risarcimento
Sezione: Consiglio di Stato
l’azione risarcitoria proposta da parte appellante risulta essere stata respinta dal TAR sulla base del seguente percorso logico – argomentativo:
- per consolidata giurisprudenza il danneggiato che agisca per il risarcimento dei danni dinanzi al giudice amministrativo ha l’onere di provare tutti gli elementi costitutivi della domanda risarcitoria in ossequio all’art. 2697 c.c.;
- tale prova non è stata raggiunta quanto al nesso di causalità tra l’attività posta in essere dall’Amministrazione e il danno asseritamente subito, in quanto: a) la stazione appaltante era tenuta a dare esecuzione alla sentenza del TAR n. 1210 del 2017; b) l’appello avverso tale sentenza è stato notificato (i.e. ricevuto) dalla stazione appaltante soltanto in data 13 giugno 2017; c) alla camera di consiglio dinanzi al C.G.A.R.S. del 31 luglio 2017 parte appellante ha rinunciato alla proposta istanza cautelare, così escludendo ogni possibilità di ottenere la sospensione interinale dell’efficacia della sentenza appellata; d) in conseguenza di detta rinuncia, e in ossequio alla sentenza n. 1210 del 2017, la stazione appaltante, dal 1° settembre 2017, ha consegnato il servizio in via d’urgenza alla I.G.M. Rifiuti Industriali S.r.l.; e) la sentenza di secondo grado n. 575 del 28 dicembre 2017, recante riforma di quella del TAR, non è stata dall’appellante comunicata all’Amministrazione (quest’ultima non era costituita nel relativo giudizio); f) nel periodo immediatamente precedente e successivo alla pubblicazione della sentenza di appello n. 575 del 2017 al -OMISSIS- è stata destinataria di informative interdittive antimafia, di talché nel periodo immediatamente successivo alla predetta pubblicazione non vi erano più le condizioni perché potesse subentrare all’aggiudicatario affidatario del servizio.
15.4. Rileva il Collegio che il motivo di appello non riesce a scalfire il suesposto, condivisibile, percorso logico – argomentativo del giudice di primo grado.
15.5. Per indirizzo giurisprudenziale ormai sedimentato (cfr. Ad. Pl. 23 aprile 2021, n. 7), “Il paradigma cui è improntato il sistema della responsabilità dell'amministrazione per l'illegittimo esercizio dell'attività amministrativa o per il mancato esercizio di quella doverosa, devoluto alla giurisdizione amministrativa, è quello [continua ..]
Sezione: Consiglio di Stato
(CGARS, sez. giurisdiz., 29 luglio 2024, n.598)
Stralcio a cura di Aniello Iervolino
Articoli Correlati: aggiudicazione illegittima - risarcimento del danno