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L´assegnazione del whistleblower ad altro Ufficio non configura ipotesi di demansionamento qualora il lavoratore venga adibito a mansioni che rientrano nella stessa area professionale di appartenenza, anche se costretto ad effettuare attività lavorative dallo stesso considerate di minor pregio rispetto a quelle precedentemente assegnate, purché quelle attuali gli permettano di utilizzare il corredo di nozioni, di esperienza e di bagaglio professionale acquisito sino a quel momento

Argomento: Whistleblwing
Sezione:

(Delibera ANAC, 25 settembre 2024, n. 426)

Stralcio a cura di Andrea Castaldo

“(…) il dipendente, istruttore direttivo amministrativo e contabile del Comune Omissis, inoltrava a questa Autorità una comunicazione di misure ritorsive, acquisita mediante piattaforma informatica, (…), nella quale richiedeva di accertare il carattere ritorsivo di alcune misure adottate nei suoi confronti dall’Amministrazione comunale, la quale avrebbe agito al solo scopo di punirlo per aver fatto emergere illeciti di varia naturamediante segnalazioni trasmesse al RPCT pro tempore. Il tutto, in violazione della normativa whistleblowing. (…) il dipendente segnalava al Segretario Generale, dott.ssa Omissis, anche nella veste di RPCT, presunte illegittimità inerenti alla procedura di affidamento del servizio di trasporto scolastico, procedura che sarebbe stata caratterizzata: (i) da una non consentita reiterazione delle proroghe del servizio; (ii) dalla mancata redazione di apposite determine e (iii) da una serie di anomalie commesse dalla Responsabile dell’Area urbanistica, Ing. omissis, in qualità di RUP della procedura. (…) il dipendente segnalava al Segretario Generale, dott.ssa Omissis, anche nella veste di RPCT, presunte illegittimità relative alla procedura di affidamento delle “Opere di mitigazione del rischio idrogeologico Omissis”. In particolare, il segnalante evidenziava che, a seguito di appositi controlli svolti nell’esercizio delle sue funzioni, la società Omissis, affidataria del suddetto appalto, era risultata destinataria di diversi avvisi di accertamento, tutti regolarmente notificati dal Comune, non impugnati ed esecutivi, non comunicati dal Rappresentante legale dell’impresa. (…) emergeva che (…) la stessa società aveva accumulato un debito tributario nei confronti dell’Ente, per IMU e TASI, (…) di circa 43.835,00 euro, rispetto al quale il RUP (…) e il Responsabile della Centrale Unica di Committenza, avevano omesso di effettuare le necessarie verifiche in ordine ai requisiti di cui all’art. 80, comma 4, del d.lgs. 50/2016 autocertificati dall’operatore economico in sede di aggiudicazione. (…) il dipendente trasmetteva al Segretario Generale, anche nella veste di RPCT, al Sindaco e alla Giunta Comunale un’ulteriore segnalazione. (…) In tale segnalazione il dipendente rappresentava presunte illegittimità inerenti all’affidamento del [continua ..]

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